La 68esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2016 Anno Internazionale dei Legumi, con l'obbiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sui benefici nutrizionali dei legumi come parte di una produzione alimentare finalizzata alla sicurezza alimentare ed alla nutrizione. http://www.fao.org/pulses-2016/it/ Anche Sa Laurera fa la sua piccola parte, dedicando molto tempo, cure ed attenzioni ai legumi, che costituiscono uno dei pilastri delle nostre iniziative agricole ed imprenditoriali, assieme ai cereali e agli ortaggi in aridocoltura. Siamo infatti impegnati in intense attività di recupero e coltivazione di varietà locali di legumi, dai quali otteniamo prodotti freschi e granella secca e che inseriamo nell'indispensabile rotazione delle colture. La fondazione SAVE (Safeguard for Agricultural Varieties in Europe) è un'organizzazione internazionale composta da 22 partner di 15 diversi paesi europei. Ha sede in Svizzera a San Gallo e opera da oltre 20 anni nel campo della caratterizzazione e del monitoraggio della biodiversità rurale (animale e vegetale) minacciata, con la finalità di promuovere la conservazione delle varietà direttamente in situ,nell'azienda agricola, e di valorizzare i prodotti, fornire conoscenze, informazioni e sostegno pratico agli operatori sul campo. Nel 2016 la fondazione ha indetto un bando per il premio Arca Deli, dedicato ai soli prodotti derivati dalla coltivazione/allevamento di varietà/razze locali rare o minacciate, recuperati e mantenuti con metodi tradizionali e adeguatamente valorizzati. Noi abbiamo scelto di concorrere con la cicerchia, un legume che in Italia ha una lunga storia, di cui noi coltiviamo alcune selezioni locali tramandate in famiglia e che chiamiamo Inchixa (direttamente dal catalano guixa) o Piseddu, in altre zone nota come Pisu-faa, Denti de bècia e altri. La cicerchia è coltivata in Sardegna probabilmente sin dall'età del bronzo, e per la sua grande rusticità e capacità di adattamento alle più svariate condizioni ambientali nella storia ha rivestito l'importante ruolo di "alimento salva-vita", fonte di preziose proteine per quelle ampie fasce di popolazione che non disponevano di altre risorse. Forse è proprio per questo che i nostri nonni non apprezzano molto le cicerchie, e anzi qualcuno le disdegna riconducendole a periodi di fame e miseria, non così lontani. Contemporaneamente, a livello mediatico sono state divulgate notizie sugli effetti tossici (una sindrome neurotossica conosciuta come latirismo) della cicerchia che hanno creato il panico. Il risultato è stato un nuovo abbandono della coltura proprio quando si stavano intraprendendo le prime iniziative di recupero e di rilancio sul mercato. Per fortuna, da ormai alcuni anni si è capito che il latirismo è il sintomo clinico della povertà e della malnutrizione, e che la cicerchia non è un una pianta tossica, ma una coltura da recuperare e un alimento sano e sicuro, naturalmente all'interno di una dieta equilibrata. Inoltre le nuove generazioni ed i consumatori sensibili alle tematiche inerenti la dieta salutistica e mediterranea, e la biodiversità, apprezzano moltissimo questo legume. Tutte queste informazioni, compresa un'ampia ricerca storica, sono state inserite nella documentazione che abbiamo allegato ad un campione di cicerchie che abbiamo inviato per concorrere al premio. Stavamo "rincorrendo" da qualche anno l'Arca Deli Award, ma solo quest'anno ci siamo sentiti pronti. In settembre, in occasione dell'incontro annuale della fondazione svoltosi a Metlika in Slovenia, la giuria di SAVE si è riunita per valutare i prodotti che hanno concorso al premio. Pochi giorni fa, la comunicazione ufficiale di essere tra i sei vincitori! Nessuna somma in denaro, ma un premio ben più importante: la possibilità di essere gli unici ad utilizzare il marchio Arca Deli Award 2016 affianco ai prodotti aziendali ed in particolare nell'etichetta delle nostre cicerchie, per un tempo illimitato. Per noi è una grandissima soddisfazione: Sa Laurera è l'unica azienda italiana ad aver vinto l'Arca Deli Award 2016, e a quanto ci risulta la nostra cicerchia è il primo legume sardo a ricevere un riconoscimento internazionale. Abbiamo recuperato "s' Inchixa" partendo da una manciata di semi tramandati in casa, coltivandola e selezionandola come ci consigliavano di giorno in giorno i nostri familiari. Dalla semina al raccolto, tutte le operazioni vengono effettuate a mano, senza l'ausilio di nessun tipo di prodotto chimico. Dopo la trebbiatura i legumi vengono portati in un laboratorio per un trattamento termico che non ne compromette la genuinità, per poi essere venduti sfusi o, sempre affidandoci a un laboratorio autorizzato, insacchettati. Si tratta di un lavoro preciso ed impegnativo, anche intellettualmente, ed essere premiati per questo e per l'alta qualità del prodotto che otteniamo ci inorgoglisce, siamo contenti! Sull'edizione del 23 Novembre 2016 del quotidiano L'Unione Sarda è apparso un articolo di Marcello Atzeni riguardante l'importante riconoscimento:
2 Comments
Arianna
24/11/2016 04:20:43 pm
Bellissimo ..è possibile avere un po' di semi? Grazie per quello che fate
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Dicembre 2017
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