Il grande pilastro dell'agricoltura tradizionale della Marmilla (come di buona parte della Sardegna) è sempre stato rappresentato dall'inscindibile associazione tra cereali e legumi. Un'associazione, molto evidente nel paesaggio rurale tradizionale dove le due colture si sviluppano a mosaico, che è anche un susseguirsi ed un sostituirsi nel tempo, l'uno a vantaggio dell'altro.
Un'associazione, quindi, che è anche rotazione.
Un'associazione, quindi, che è anche rotazione.
Nei campi Sa Laurera le coltivazioni di cereali sono alternate a quelle di legumi da granella: ceci, cicerchie, fave, lenticchie, piselli.
Appartenenti a varietà e selezioni antiche locali recuperate con passione e pazienza, sono coltivati in maniera tradizionale, con lavorazioni quasi del tutto manuali, spesso comprese le fasi di raccolta e trebbiatura.
Appezzamenti più limitati sono dedicati ai fagioli per il raccolto fresco o da sgranare, ai fagioli dall'occhio, al latiro, alla soia, ad altre Fabaceae selvatiche in fase di domesticazione on farm.
Come tutte le altre colture Sa Laurera, anche i nostri legumi sono esenti da concimi chimici, diserbanti, e da qualsiasi altro veleno.
I nostri legumi sono disponibili non solo sfusi, ma anche insacchettati a norma di legge in confezioni da 300 g e 500 g, grazie alla collaborazione con un laboratorio di trasformazione, quindi disponibili per la spedizione in tutta Italia e all'estero.
Nel 2016, Anno Internazionale dei Legumi, l'organismo internazionale SAVE foundation ha assegnato il premio Arca Deli Award a Sa Laurera e ad un suo prodotto, la cicerchia (Inchixa), coltivato in alcune selezioni locali recuperate dopo anni di studi e di lavoro sul campo, tra cui una linea tramandata in famiglia da generazioni.
Un importante riconoscimento che ci permette l'esclusiva di contrassegnare le nostre cicerchie con il marchio del premio, per un tempo illimitato.